Rosa Bianca

Chi siamo

Rosa Bianca ha sostenuto l’introduzione a Modena dello IESA (Inserimento Eterofamiliare Supportato di Adulti con disagio psichico) che realizza l’accoglienza di una persona con disagio psichico, che vive sola o in comunità, in una famiglia diversa da quella naturale, per condividerne la vita, gli affetti, le consuetudini e le relazioni.

La storia del metodo IESA risale alla tradizione di Geel, una piccola cittadina belga nelle Fiandre, dove si pratica l’ospitalità in famiglia di persone con disagio psichico fin dal VII secolo d. C.  Questa tradizione ha profondamente influenzato lo stile di vita degli abitanti di Geel, tanto da indurre una consuetudine familiare e comunitaria all’accoglienza. Sull’esempio di Geel, sono sorte in Europa altre esperienze di inserimento familiare. In Italia si è incominciato a parlare di “Patronato Eterofamiliare per la cura degli alienati” dalla metà del diciannovesimo secolo. Il Patronato Eterofamiliare è stato realizzato negli anni compresi tra la fine del diciannovesimo e l’inizio del ventesimo secolo in alcuni luoghi di cura, come il manicomio di Reggio Emilia. Attualmente in Italia la pratica dell’inserimento eterofamiliare si è affermata in poche esperienze disseminate in alcune regioni.

La specificità del modello modenese di IESA è quella di essere nato e praticato nella collaborazione tra un’associazione di volontariato, Rosa Bianca, il Dipartimento di Salute Mentale ed i Servizi Sociali del Comune.   Si tratta di un progetto che ha le caratteristiche del coro a più voci: la persona con disagio psichico, il sistema dei Servizi che se ne occupa, la famiglia che accoglie con la sua rete di relazioni e Rosa Bianca che si è proposta come intermediaria fra istituzioni, famiglia e paziente.

Come lavoriamo

Nel dicembre del 2008 si è costituita una commissione interdisciplinare (DSM, Servizi Sociali e Rosa Bianca) per la formulazione del progetto IESA, completo delle linee guida e del regolamento che erano necessari per dare avvio agli inserimenti dei pazienti nelle famiglie ospitanti.  Il progetto ha definito che l’inserimento, quanto a modalità, può essere a tempo pieno, il che comporta il trasferimento della persona ospitata nella casa della famiglia ospitante, e a tempo parziale, che consiste nell’ospitalità in alcune ore della giornata e/o nel fine settimana. Quando l’inserimento è a tempo pieno, la famiglia deve avere una stanza da dedicare soltanto all’ospite.  In entrambe le modalità, a tempo pieno o parziale, la famiglia percepisce un rimborso spese adeguato all’impegno assunto. Per quanto riguarda la durata è stato definito che l’inserimento può essere a breve termine quando si protrae da alcuni giorni ad uno/due mesi e corrisponde al bisogno di allontanare il paziente dal suo normale contesto di vita, prevalentemente per una necessità ambientale, come può essere una improvvisa malattia di chi se ne prende abitualmente cura. Tale modalità, generalmente a tempo pieno, viene anche definita IESA di sollievo. Altra possibilità è l’inserimento a medio termine che fa parte di un percorso di riabilitazione che ha l’obiettivo di accompagnare la persona ospitata verso una maggiore autonomia che gli consenta di vivere in modo meno protetto.

Nel settembre del 2010 si è costituito un gruppo di lavoro, denominato Team Operativo IESA, nel quale sono attivi due professionisti del DSM, un’assistente sociale del comune e due volontari di Rosa Bianca, che ha il compito specifico di realizzare e supportare gli inserimenti.  Il Team Operativo ha sede a Modena presso il Centro di Salute Mentale di via Paul Harris, incontra le persone con disagio inviate dall’equipe curante come candidate ad essere inserite e le famiglie che si propongono come ospitanti. Il Team Operativo attiva i percorsi di conoscenza necessari per avviare un possibile inserimento; le informazioni raccolte vanno a costituire una banca dati dalla quale attingere le disponibilità e le richieste. Ogni inserimento è sancito da un contratto nel quale sono regolati gli impegni fondamentali della convivenza, per entrambe le parti, famiglia e persona ospitata.  Il Team Operativo inoltre verifica periodicamente l’andamento degli inserimenti che sono stati effettuati. Nel 2011, sono stati realizzati i primi inserimenti di pazienti in famiglie ospitanti, ed alcuni candidati, sia utenti che famiglie, sono ora in attesa dell’abbinamento migliore possibile. In fondo si tratta di fare incontrare persone con le caratteristiche giuste per condividere un’esperienza di vita insieme.

Il Team Operativo IESA risponde direttamente ogni giovedì dalle 11,30 alle 13.30 al numero 059.2134065, mentre il lunedì ed il mercoledì dalle 14 alle 20 si può contattare il Centro di Salute Mentale di via Paul Harris, ai numeri 059.2134050 – 0592134056, che raccoglie ogni richiesta che viene poi inoltrata agli operatori IESA.  Per informazioni: iesa@ausl.mo.it  – 3392874058

Rosa Bianca promuove l’inserimento etero-familiare diffondendone la conoscenza alle famiglie attraverso la produzione di materiale divulgativo e l’organizzazione di eventi aperti alla cittadinanza.

La nostra idea sul disagio psichico

Rosa Bianca si occupa di divulgare il progetto IESA, e con esso uno sguardo differente sul disagio psichico, con diversi tipologie di interventi: presentazione del metodo IESA agli operatori delle istituzioni partner, incontri con gli studenti delle superiori sui temi della salute mentale e del volontariato, incontri con comunità di parrocchie e di polisportive, allestimento di mostre di Art Brut, promozione di spettacoli teatrali e di concerti, partecipazione attiva a convegni.  Si occupa inoltre di programmare corsi di formazione per gli operatori. Ha prodotto, in collaborazione con il Centro di Servizi per il Volontariato, due cortometraggi “L’invitato di zucchero” e “I sospiri di sollievo”.

Rosa Bianca ha curato l’edizione dei due cataloghi di Art Brut “I colori del silenzio” e “Segni ribelli” e del testo “Niente di speciale” che racconta storie di accoglienza.

Rosa Bianca organizza inoltre il cineforum “Follia e dintorni”, una rassegna cinematografica dedicata al tema della disagio psichico, che si tiene ogni anno nel mese di novembre presso La Tenda di viale Molza a Modena. Tutte le edizioni dell’evento, 2009, 2010, 2011, 2013 e 2014, hanno visto la partecipazione di un pubblico numeroso ed attento. Le rassegne di Rosa Bianca sono rivolte a tutti, ma in particolare ai giovani per informare ed aumentare la consapevolezza e la capacità di accogliere la diversità.

Guarda il video su Youtube “I sospiri di sollievo”